Giuseppe De Gennaro, Molfetta (BA), anni 29. Cuoco.

Giuseppe era una promessa del calcio italiano, a 17 anni fu infatti contattato dal presidente della Squadra Nazionale “Primavera” dell’Avellino che andò a Molfetta per fargli firmare il contratto, tuttavia essendo minorenne i genitori lo spinsero per cominciare a lavorare a bordo delle navi. La sua carriera quindi cominciò e lui si imbarcò principalmente in petroliere e piattaforme petrolifere in giro per il mondo. Questa carriera è stata per lui sempre molto intensa, ad esempio scampò ad un naufragio nei pressi di Dubai. La sua vita trovò nuovi orizzonti quando, a Molfetta, sua città natale e di residenza, incontrò Rossella, tra i due infatti si instaurò una lunga relazione che culminò col matrimonio e con la nascita della figlia Rossana nel 1989. Nel 1988 trovò posto nella Nav.Ar.Ma. Lines imbarcandosi in particolare su Moby Love e Moby Vincent, venendo chiamato infine, per merito, sulla Moby Prince, la nave ammiraglia della flotta, poco meno di un mese prima della strage, lasciando a casa la moglie e la figlia di appena 17 mesi. Ma Giuseppe non era solo a bordo, riuscì tempo prima ad inserirsi in una piccola comitiva, composta da altre tre vittime: Mario Fondacaro (Primo Cuoco), Mauro Prola (Maître) e Tatiana De Pretto (Cassiera). La sua salma, numero 4, è stata trovata sul Ponte Sole 2, sul lato poppiero, insieme a quelle dei suoi colleghi membri della squadra antincendio.

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