Giuseppe Manca, Torre del Greco (NA), anni 48. Macchinista.

Uomo riservato, Giuseppe amava tanto lavorare nel suo garage, che considerava la sua officina. Si occupava della sua auto, altre volte dipingeva quadri o scolpiva il ferro. Questa sua passione per la meccanica era riuscito a farne anche il suo lavoro, lavorava a bordo delle navi da diversi anni e proprio in sala macchine, cominciando come mozzo e come ingrassatore, poi quando venne ingaggiato dalla compagnia “Italia – Società di Navigazione” (La stessa dell’Andrea Doria, di Michelangelo e Raffaello per capirci) arrivò il momento di diventare primo ufficiale di macchina. Poi, dopo aver viaggiato in lungo e in largo per gli oceani, a volte in compagnia della propria famiglia, pensò di smettere con questa vita ma, non trovando posto a terra, decise di tornare nel Tirreno per avvicinarsi a casa e così prendo parte alla Nav.Ar.Ma. Lines. L’ultima a sentirlo è stata la moglie ma l’ultimo a vederlo vivo è stato il figlio Raffaele, proprio pochi giorni prima della strage. La sua salma, numero 87, è stata trovata all’interno del Salone Delux dinanzi la serranda tagliafuoco posta nel lato poppiero insieme alla carcassa di un cane.

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