Il traghetto è stato costruito nel 1967 nei cantieri navali Cammel Laird & Co. Ltd, locati a Birkenhead, in Gran Bretagna, per la olandese Stoomvaart Maatscappij Zeeland (SMZ), piccola compagnia che operava tra l’Inghilterra e l’Olanda fino al 1989, acquisita poi insieme alla partner Sealink dalla Stena Line. La nave è stata denominata “Koningin Juliana“, in dedica alla Regina Giuliana dei Paesi Bassi (in carica fino al 2004) ed impiegata, a partire dal 1968, nella tratta Hoek Van Holland – Harwich, nel 1969 in particolare venne applicata la livrea della Sealink. Dopo aver prestato lo stesso servizio è stata fermata in Olanda in qualità di nave da esposizione col nome dapprima di “Tromp“, il nome del proprietario, e poi “Holland Trade Ship“, l’anno dopo venne trasferita nel porto di Amsterdam e posta sotto sequestro col suo vecchio nome. Nel 1985 è stata acquistata dalla famiglia Onorato per la compagnia di navigazione italiana Nav.Ar.Ma. Lines, impiegandola come nave ammiraglia verso Sardegna e Corsica col nome di “Moby Prince“. In particolare nel 1986 è stata soggetta presso i cantieri di Genova ad un completo restyling di interni ed esterni: Cambio di livrea, sostituita la sala fumatori di poppa con la discoteca “Moby Club“, eliminazione di alcune cabine per la realizzazione di un ulteriore spazio di parcheggio auto (il Ponte Piattaforma, situato proprio sopra il garage principale), ampliamento del salone centrale (Salone Delux) ed infine sostituzione di due salette poltrone laterali con la boutique di bordo e il duty free. Nel 1991, proprio nei giorni prima la strage, era in corso l’approntamento di un terzo negozio di bordo.

Fonte parziale: https://www.doverferryphotosforums.co.uk/mv-koningin-juliana-past-and-present/

2 Comments

  • Patrizio

    Il ricordo della mia esperienza sul Moby Prince è come se fosse una cosa avvenuta di recente, ma non è così. Era il 1986, mi trovavo imbarcato sul mototraghetto “Portoferraio” della Navarma, insieme a me c’erano anche i fratelli Tagliamonte, Giovanni e Ciro. Venimmo mandati a Livorno per dare manforte agli ultimi lavori sul “Moby Prince” prima dell’inaugurazione, fu un esperienza terribile per via di un ispettore che dirigeva i lavori in maniera alquanto particolare. Infatti appena ne abbiamo avuto la possibilità, io e Ciro Tagliamonte sapendo di un viaggio del commendatore Achille Onorato con la sua Jaguar da Livorno a Portoferraio abbiamo chiesto di essere riportati all’isola d’Elba, e così fu.
    Ricordo con dispiacere la notizia arrivata a Portoferraio della morte di un ingegnere che stava ispezionando lo scafo del Moby Prince, la morte fu causata da una manovra inopportuna del traghetto, questo fu il debutto del 1986, il resto lo conosciamo tutti. Un saluto fraterno a Ciro Tagliamonte, a Marco Romano e a tutti i familiari delle vittime.

  • Patrizio

    Ci tengo a precisare che al quel tempo le manovre in porto erano comandate da un cosiddetto ispettore della Navarma. Poi in seguito la nave venne affidata al comando del migliore comandante della flotta Onorato, l’affidabile Ugo Chessa.

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