Vanja Rota, Fosdinovo (MS), anni 22. Piccola di camera.

Vania, o Vanja come sempre si firmava, era una ragazza dalle molteplici sfaccettature. Sognava viaggiare intorno al mondo, forse ispirata dal lavoro del padre che era un comandante, e fu questo il motivo del suo imbarco sul Moby Prince, sicuro punto di partenza per una sua futura carriera. La sua caratteristica principale era il suo stile che lei stessa definiva “dark”, grazie alle sue lunghe unghia smaltate di nero e alle tinte colorate che applicava ai suoi capelli, era poi solita parlare spesso del tema della morte (curiosa coincidenza, pensava che non sarebbe mai invecchiata). Nonostante ciò manteneva sempre un grande ottimismo che riversava nei suoi innumerevoli schizzi e dei testi canori che scriveva sui diari, sui libri e perfino sulla cartella! La sua salma, numero 12, è stata trovata  all’interno del vestibolo che separava il ristorante dal Moby Club, la discoteca del traghetto. 

One Comment

  • Genni Gianfranceschi

    Sei partita con una valigia di sogni, soprattutto il sogno della libertà, ma ti è stato tutto strappato via. Non hai potuto vivere la tua vita, le tue esperienze, i tuoi amori, niente. E insieme a te altri 139 esseri umani con sentimenti, sogni e speranze. E noi non possiamo sapere perché.
    Per il mondo sei una sconosciuta, sei la salma numero 12, ma per me, per i tuoi cari e per tutti quelli dell’associazione continuerai a sopravvivere come Vanja.
    Non ci sono colpevoli, non c’è rassegnazione.
    Mi manchi

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