Giuseppe Sciacca, Riposto (CT), anni 43. Primo ufficiale di coperta.

Denominato da amici e parenti “Pippo il biondo“, Giuseppe viveva con enorme dedizione il proprio lavoro, spesso imbarcato su navi portacontainer e petroliere. Nell’Agosto 1990 scoppiò quella che oggi è conosciuta come la Prima Guerra del Golfo, era quindi preoccupato per il suo avvenire, soprattutto perché lavorava a bordo di una nave gasiera proprio nel Golfo Persico, scenario della guerra che finirà nel Febbraio 1991. Riuscì a trasferirsi nel Tirreno imbarcandosi sul Moby Prince, grazie all’aiuto di Rosario Castorina, primo ufficiale di macchina, una vera istituzione in quella nave nonché compaesano di Giuseppe. Comincia il suo lavoro a bordo del traghetto, che avviene appena un mese prima della strage, promettendo addirittura di portare a bordo la sua famiglia a breve. La sua salma, numero 130, è stata trovata all’interno del Salone Delux di fronte ad una delle due porte tagliafuoco che immettevano nell’atrio abbandono nave di prua, probabilmente lì poiché era in coordinazione col comandante Ugo Chessa e col terzo ufficiale di coperta Arcangelo Picone.

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